
Il cercine glenoideo o labbro glenoideo è un anello fibro-cartilagineo situato intorno al margine della cavità glenoidea. Conferisce stabilità alla spalla ma a volte, a causa di un evento traumatico o una lussazione, può danneggiarsi sino a compromettere la funzionalità della spalla stessa.
Scoprire le possibili cause di lesione del cercine glenoideo può aiutarci a prevenirle. Nei prossimi paragrafi scopriremo cosa può causare una lesione e perché gli sport cosiddetti Overhead possono rappresentare un potenziale rischio per la salute del labbro glenoideo.
Infine, scopriremo una serie di validi esercizi per il recupero graduale della funzionalità muscolo-articolare della spalla, quando questa risulta compromessa a causa di una lesione del labbro/cercine glenoideo.
Cosa causare una lesione del labbro/cercine glenoideo?
Le cause più comuni di lesione del labbro glenoideo sono i traumi diretti o indiretti con rotazione del braccio ma può anche essere silente, con microtraumi ripetuti (es. nei nuotatori o nei lanciatori) correlati al gesto atletico specifico che, già di per se, possono provocare nel tempo una lesione del labbro.
Anche movimenti molto energici, come quando si cerca di prendere un oggetto pesante o un’eccessiva dislocazione, possono comportare un interessamento al labbro glenoideo.
È importante sapere che tutti gli sport Overhead, cioè quelli che stressano l’articolazione della spalla con movimenti ripetitivi, veloci ed energici, sono sport che generano a lungo andare una lesione dei tendini della cuffia dei rotatori o del labbro glenoideo.
Spesso infatti atleti che praticano il nuoto, la pallavolo, il tennis, il lancio del giavellotto ecc, soffrono di una degenerazione delle strutture articolari della spalla, che nel lungo periodo genera usura e alterazioni strutturali ai vari tendini e al complesso scapolo-omerale. Per tali motivi, spesso insieme alla lesione del cercine, si riscontra tendinite alla cuffia dei rotatori.
Come vediamo nell’immagine in alto, la lanciatrice del giavellotto ogni qual volta lancia esegue un movimento esagerato di rotazione esterna per imprimere al giavellotto una forte spinta: questo però genera alla lunga un’alterazione della capsula articolare e aumenta il rischio di subire lesioni più o meno gravi alla spalla.
Lussazione: possibile causa di lesione del labbro/cercine glenoideo.
In seguito ad un evento traumatico come la lussazione, durante la fuoriuscita della testa dell’omero dalla sua fisiologica sede, può capitare che ci si imbatta in una lesione del labbro glenoideo o in una SLAP.
SLAP è un acronimo che sta per “Superior Labral tear from Anterior to Posterior”, traducibile in italiano con “lacerazione antero-posteriore del labbro (glenoideo) superiore”.
Il medico ortopedico interverrà per riposizionare la testa omerale nella corretta posizione ma una volta subita la lesione la spalla perde la propria stabilità perché viene a mancare la funzione stabilizzatrice del cercine glenoideo.
La lesione del labbro glenoideo è spesso causa di dolore alla spalla. Il dolore è presente durante le normali attività quotidiane e anche durante il riposo notturno ed è spesso associato a sensazioni di “scatto meccanico” all’interno dell’articolazione.
Come viene diagnosticata la lesione del labbro/cercine glenoideo?
La diagnosi di lesione al labbro/cercine glenoideo si effettua attraverso un esame specialistico con test specifici per valutare la gamma di movimento, la forza e la stabilità della spalla integrati ad esami strumentali come l’arto-RM (risonanza magnetica) per evidenziare eventuali lesioni legamentose o fibrocartilaginee.
In rari casi si ricorre alla diagnosi artroscopica che è ancora più accurata ma richiede una procedura chirurgica. Altri esami molto utilizzati sono la risonanza magnetica standard e i raggi-X.
Questi ultimi sono usati in diagnostica medica per ottenere immagini radiografiche delle ossa compatte e per assicurarsi che non ci siano altri problemi alla spalla come artrosi, osteoporosi o fratture.
Come curare la lesione del labbro/cercine glenoideo?
Una volta stabilita la diagnosi occorrerà trovare i rimedi adeguati per curare la lesione del labbro/cercine glenoideo nel più breve tempo possibile per evitare che la spalla si “blocchi” sviluppando quella che prende il nome di capsulite adesiva, una patologia della spalla che viene definita congelata per i suoi sintomi, rigidità e dolore in primis.
Il trattamento più adeguato è stabilito dal medico e varia da caso a caso a seconda della gravità della lesione e delle patologie associate (lesione cuffia dei rotatori, borsite alla spalla).
Il trattamento ha l’obiettivo di accelerare il processo di guarigione, restituire stabilità alla spalla, prevenire la sintomatologia dolorosa ed eventuali lesioni o recidive di lussazione.
A seconda dei casi il trattamento potrà essere di tipo conservativo o di tipo chirurgico.
Nel primo caso l’obbiettivo principale sarà controllare il dolore e l’infiammazione attraverso il riposo e l’assunzione di farmaci antiinfiammatori. Una volta che il dolore sarà passato si potranno eseguire i primi esercizi di riabilitazione per migliorare progressivamente la mobilità della spalla. In un secondo momento saranno inseriti degli esercizi di rinforzo muscolare per rinforzare i muscoli della cuffia dei rotatori e la muscolatura limitrofa. Gli esercizi di rinforzo muscolare sono estremamente utili per ridare stabilità alla spalla così da poterla muovere liberamente senza il rischio di sviluppare altre lesioni.
Nel secondo caso, ovvero quando il dolore non passa e/o inizia ad aumentare, potrà essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Il trattamento chirurgico per queste patologie è sempre in continua evoluzione e sarà prospettato come “ultima spiaggia” qualora il trattamento di tipo conservativo risultasse inefficace. Dopo il periodo di immobilizzazione post intervento chirurgico il protocollo riabilitativo potrà prevedere anche degli esercizi di mobilizzazione precoce con l’aiuto del fisioterapista. Quest’ultimo farà compiere dei movimenti alla spalla senza che i muscoli si contraggano. I movimenti saranno guidati delicatamente dal fisioterapista per non stressare l’articolazione che ancora è in guarigione. Intorno alla decima settimana si potranno iniziare esercizi progressivamente più intensi di rinforzo muscolare e stretching a casa a corpo libero o in palestra utilizzando piccoli attrezzi per la riabilitazione funzionale dell’articolazione.
Esercizi di rinforzo muscolare per la spalla
Premessa: gli esercizi per il recupero della funzionalità della spalla inseguito a lesione del labbro/cercine glenoideo, così come per i trattamenti sopra descritti, andrebbero eseguiti, almeno per i primi tempi, sotto l’attenta supervisione di personale qualificato anche all’interno di un qualsiasi centro sportivo come una palestra o una piscina.
Dopo che il dolore sarà passato e la spalla sarà libera di muoversi la priorità sarà aumentarne il più possibile la stabilità. A questo scopo si procederà al rinforzo dei muscoli della cuffia dei rotatori e dei muscoli interscapolari attraverso specifici esercizi di potenziamento. Il rinforzo di questi muscoli è estremamente importante ai fini della riatletizzazione perché il loro compito è mantenere centrata la testa omerale all’interno della cavità glenoidea durante tutti i movimenti della spalla.
In un secondo momento, specifici programmi di esercizio fisico, potranno essere eseguiti da chi pratica sport a livello agonistico per il recupero e il miglioramento del gesto atletico nei limiti imposti dall’articolazione.
I seguenti esercizi di rinforzo muscolare possono essere eseguiti sia a casa che in palestra utilizzando semplici attrezzi come gli elastici o i manubri per aumentare la resistenza al movimento degli arti. Terminato il periodo di rinforzo generale si potranno utilizzare anche le macchine isotoniche presenti in sala attrezzi per completare il programma di rieducazione della spalla.
I cosiddetti “pesi liberi” potranno essere utilizzati non appena la spalla sarà totalmente stabilizzata e serviranno a potenziare ulteriormente la muscolatura della spalla e quella limitrofa di braccia e tronco.
Effettuare un programma di potenziamento muscolare in palestra con l’utilizzo di sovraccarichi adeguati durante il periodo di riatletizzazione, prima del ritorno incondizionato all’attività agonistica, può essere di grande aiuto per lo sportivo. Tuttavia esistono alcuni esercizi le cui modalità di esecuzione sono da considerarsi pericolose per chi a già subito lesioni alla spalla. Gli esercizi da evitare sono quelli che portano in eccessiva abduzione, extrarotazione ed estensione l’arto superiore (vedi l’articolo lussazione spalla:esercizi consigliati).
Esercizi con elastici e piccoli attrezzi post SLAP spalla
Esercizi di rieducazione della spalla in palestra
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ottimo,grazie
Salve. Grazie per l’articolo.
Se permane solo lo scatto meccanico, senza dolore, è possibile riprendere allenamento calisthenics con trazioni, push ups e simili?