Che sport e fumo siano inconciliabili siamo tutti d’accordo. Allora perché ci sono ancora tanti sportivi professionisti e non come calciatori e tennisti che pur praticando regolarmente sport continuano imperterriti a fumare?

Probabilmente la maggior parte dei fumatori tende a sottovalutare i danni causati dal fumo di sigaretta. Alcuni, infatti, pensano che l’attività fisica riduca in qualche modo il rischi legati ad esso. Niente di più sbagliato!

In questo articolo vedremo di fare chiarezza sui falsi miti mettendo nero su bianco tutti gli effetti del fumo sullo sportivo. Scopriremo quali sono gli effetti del fumo sulla corsa?

Effetti del fumo sulla prestazione sportiva

Il fumo ha conseguenze negative sulla prestazione sportiva in quanto provoca un decremento della capacità polmonare e della forza muscolare. Purtroppo non si scappa! Tali conseguenze sono le stesse sia negli sportivi professionisti che nei dilettanti, anche se più evidenti nei soggetti poco allenati.

Il calo delle prestazioni in relazione al fumo avviene solo quando la situazione è compromessa. Infatti, in giovane età la diminuzione della capacità polmonare non viene avvertita come penalizzante perché si tratta di una risorsa abbondante nel giovane.

Vediamo gli effetti della sigaretta nei runners,

La situazione precipita con l’avanzare dell’età quando la riserva di ossigeno inizia a scarseggiare. Secondo le stime più recenti se il soggetto fuma mediamente tra le 10 e le 20 sigarette al giorno (noi riteniamo che ne bastano anche meno per sortire gli stessi effetti) perde nel tempo:

  • A 20 anni-> 0”/km,
  • a 30 anni-> 2”/km,
  • a 40 anni-> 8”/ km,
  • a 50 anni-> 18”/km,
  • a 60 anni-> 32”/km,
  • a 70 anni-> 51”/km.

La progressione è invalidante con l’età e a ciò bisogna aggiungere il fattore psicologico di molti fumatori che non capiscono come mai dopo i 45 anni le loro prestazioni crollino. Infatti spesso si tende a dare la colpa all’invecchiamento ma non al fumo.

Gli effetti del fumo sulla salute dello sportivo possono essere a breve termine (acuti) e a lungo termine (cronici). Entriamo nel dettaglio e vediamo in che modo questi effetti influenzano la prestazione sportiva, sperando che la lettura dei prossimi paragrafi, oltre a far emergere maggior consapevolezza sui rischi, possa essere uno stimolo per smettere una volta per tutte!

Effetti a breve termine del fumo sullo sportivo

  • Disidratazione e infiammazione della mucosa respiratoria con conseguente vasocostrizione delle vie aeree e senso di oppressione toracica
  • Aumento della frequenza degli atti respiratori, della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca con tachicardia a riposo.
  • Affaticamento precoce durante sport a sforzo continuato come la corsa e in particolare gli sport prevalentemente aerobici.
  • L’ossigeno a causa del blocco parziale dell’emoglobina (la proteina che trasporta l’ossigeno ai muscoli) ha difficoltà a raggiungere i tessuti periferici, tessuto muscolare in primis.
  • Diminuisce il flusso del sangue ossigenato ai muscoli, ma anche al cervello e all’apparato cardiovascolare.
  • Riduzione della ventilazione polmonare. Quindi i polmoni scambiano meno ossigeno e con il venir meno del metabolismo aerobico si dovrà ricorrere più spesso a quello anaerobico: da qui una precoce formazione dell’acido lattico (un sistema tampone che ostacola la contrazione muscolare).

Effetti a lungo termine del fumo sullo sportivo

  • Riduzione irreversibile della funzione respiratoria e polmonare a cui si aggiunge un aumento del rischio cardiovascolare.
  • Infiammazioni frequenti dell’apparato respiratorio, asma, tosse e ostruzioni toracica causate da un’alterazione della mucosa bronchiale che non riesce più ad espellere il catrame che si accumula nei polmoni.
  • Riduzione della capacità di diffusione polmonare, ovvero del processo di scambio dei gas respiratori (ossigeno e anidride carbonica) dagli alveoli al sangue e viceversa.
  • Disfunzione della frequenza cardiaca sia a riposo sia sotto sforzo. Quando è a riposo, infatti, il cuore deve lavorare più duramente per distribuire il sangue a tutto il corpo; durante l’esercizio fisico, invece, il cuore di un fumatore non riesce a pompare efficientemente il nutrimento e l’ossigeno supplementari richiesti dai muscoli.
  • E, per chiudere, un aumento considerevole nello sviluppo di cancro al polmone e agli organi dell’apparato respiratorio.